• Edizioni di altri A.A.:
  • 2027/2028

  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    G. Gardini, Le regole dell’informazione
    Pluralismo e libertà nell’era dell’intelligenza artificiale, Giappichelli, 2024 
  • Obiettivi formativi:
    Il corso fornisce allo studente la padronanza dei principali strumenti metodologici necessari per la comprensione e l’analisi anche critica del diritto all’informazione e dei media, con particolare riferimento allo sviluppo e all’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’ecosistema digitale nel quadro dei principi costituzionali sulla libertà di informazione e di essere informati.
    Vengono affrontati i problemi giuridici che sorgono per effetto della metamorfosi rapidissima e radicale delle tecniche di diffusione, modalità di fruizione, tipologia stessa di utenti dei servizi di comunicazione e informazione. La rivoluzione legata ai big data analytics si fonda sulla raccolta massiva di dati, ed è prima di tutto una rivoluzione culturale: si “datizza” la realtà tramite informazioni trasmesse da device collegati alla rete, presenti sul territorio e nelle abitazioni (Internet of the Things). Attraverso la traduzione della realtà in grandi flussi di dati, diviene possibile stabilire correlazioni statistiche tra fenomeni che prima non erano evidenti, formulare previsioni sull’andamento dei fenomeni, assumere decisioni concernenti la tutela degli interessi (mediante algoritmi deterministici e non deterministici).
    L’obiettivo è quello di consentire allo studente di apprendere i principi, le tecniche di regolazione e le politiche poste in essere a livello europeo – secondo un modello interventista che lo distingue dai sistemi dominanti su scala globale (Stati Uniti e Cina). L’Unione europea ha sviluppato un quadro normativo complesso e articolato che va dal trattamento dei dati, all’intelligenza artificiale, passando per i servizi e i mercati digitali e la libertà dei mezzi di informazione di massa.
    Alla base di questo sforzo regolatorio vi è la comunicazione della Commissione europea dal titolo “Plasmare il futuro digitale dell’Europa”, che annuncia l’intenzione di adottare regole generali e il più possibile uni- formi riguardanti l’ecosistema digitale, anticipando le scelte regolative di altri paesi, con l’effetto di estendere oltre i confini dell’Europa i valori democratici posti alla base dell’Unione europea. Il problema di fondo riguarda la capacità delle istituzioni politiche e del diritto di preservare i modelli di convivenza sociale fondati sulla liberal-democrazia dinanzi all’enorme potere di influenza esercitato dalle cosiddette Big Tech, un manipolo di giganti tecnologici apparentemente in grado di espandersi senza limiti nell’arena globale. 
  • Prerequisiti:
    E' consigliata una conoscenza generale del diritto pubblico 
  • Metodi didattici:
    Alle lezioni in aula si aggiungono attività di auto-apprendimento e verifica impiegando la piattaforma Moodle. Circa due terzi dell'attività in aula è costituita da lezioni frontali, un terzo si basa su esercitazioni che impiegano il metodo del problem based learning, vale a dire la discussione di casi concreti. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L'esame è orale e consiste in un colloquio sui temi del corso con particolare attenzione alla capacità di argomentare partendo da problemi e all'acquisizione di un linguaggio tecnicamente appropriato
    Potrà essere previsto, negli appelli della sessione estiva, un pre-esame scritto, normalmente il giorno prima dell’appello, sulla piattaforma e-learning moodle, consistente in 20 domande a risposta multipla e una domanda aperta. In questo caso, per sostenere la parte orale, occorre riportare un voto pari ad almeno 18/30 nel pre-esame scritto.
    Con i frequentanti potranno essere concordate modalità di suddivisione degli esami in parziali sulla base dei moduli didattici. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Gli studenti saranno ricevuti presso il DISEGS, Polo di Pescara, il mercoledì alle 16.
    E' anche possibile concordare un appuntamento a distanza utilizzando la piattaforma Teams 

Modulo I Nozioni generali (2 CFU)
1.Libertà di manifestazione del pensiero e diritti della persona
2. Le libertà di informazione nel quadro costituzionale
3. I limiti alle libertà di manifestazione del pensiero
4. Il diritto di cronaca, critica e satira

Modulo II I settori (2CFU)
5. Le comunicazioni elettroniche
6. La disciplina di Internet

Modulo III I temi trasversali (2 CFU)
7. Riservatezza e privacy
8. Gli organi di governo, di gestione e di garanzia

NOZIONI GENERALI

I. Libertà di manifestazione del pensiero e diritti della persona
1. Modelli costituzionali e diritti fondamentali
2. Il costante ampliamento delle libertà individuali
3. L’articolo 2 della Costituzione come fattispecie aperta. I “nuovi” diritti
4. La protezione internazionale ed europea dei diritti dell’uomo. I diritti di informazione nelle fonti sovranazionali
5. Libertà di manifestazione del pensiero e forma democratica dello Stato
6. Individualismo e funzionalismo
7. Pluralismo e concorrenza: due concetti solo in parte equivalenti
8. L’informazione tra dimensione globale e locale

II. Le libertà di informazione nel quadro costituzionale
1. Profili soggettivi della libertà di manifestazione del pensiero: ugua-
glianza e disuguaglianza
2. Profili oggettivi della libertà di manifestazione del pensiero: pensieri,
opinioni, notizie come contenuti equivalenti
2.1. Libertà di manifestazione del pensiero e libertà di corrispondenza
3. Tutela strumentale e tutela sostanziale della libertà di manifestazione
del pensiero
4. La struttura dell’articolo 21 della Costituzione: una sintesi
5. La libertà (attiva) di informazione: una premessa metodologica
5.1. Profili sostanziali
6. Libertà (passiva) di essere informati
7. La libertà (riflessiva) di informarsi

III. I limiti alle libertà di manifestazione del pensiero
1. Limiti impliciti ed espliciti
2. I limiti espliciti: il buon costume
2.1. L’assoggettabilità al limite del buon costume delle opere d’arte e di
scienza
3. I limiti impliciti di natura individuale
4. I limiti impliciti di natura pubblicistica

IV. Il diritto di cronaca, critica e satira
1. La cronaca come forma privilegiata di manifestazione del pensiero
2. La diffamazione
3. L’esimente del legittimo esercizio del diritto di cronaca
3.1. Il legittimo esercizio del diritto di cronaca: l’utilità sociale dell’informazione
3.2. Illegittimo esercizio del diritto di cronaca: la verità dei fatti narrati
3.3. Il legittimo esercizio del diritto di cronaca: la forma civile dell’esposizione
3.4. Illegittimo esercizio del diritto di cronaca: l’attualità della notizia
4. Le peculiarità dell’intervista
5. Diritto di cronaca e diritto di critica
6. Il diritto di satira

I SETTORI

V Le comunicazioni elettroniche
1. Telecomunicazioni e princìpi costituzionali
2. Dal monopolio pubblico al servizio universale
2.1. La prima stagione di liberalizzazione
2.2. Telecomunicazioni e servizio universale
3. La seconda stagione di liberalizzazione
3.1. Il pacchetto di direttive comunitarie sulle comunicazioni elettroni-
che del 2002 258
4. Il Codice delle comunicazioni elettroniche e le peculiarità dell’ordinamento italiano
5. Il pacchetto di direttive del 2009 (Telecom Package)
6. Il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche
7. Le sfide del futuro

VI. La disciplina di Internet
1. Il problema di regolare un mezzo anarchico per natura
1.1. Un diritto costituzionale di accedere alla rete globale?
1.2. Gli interventi regolativi su scala sovranazionale e nazionale
2. Le molteplici forme di manifestazione del pensiero in rete: quale diritto?
3. La trilogia regolamentare dell’UE per l’ecosistema digitale: Digital
Markets Act, Digital Services Act, Artificial Intelligence Act
4. Le criticità nella regolazione di Internet: una selezione alla luce del diritto pubblico
4.1. La a-territorialità di Internet e il diritto nazionale applicabile
4.2. Le responsabilità soggettive in rete
4.3. Il lavoro preparatorio della giurisprudenza
4.4 Le fake news
4.5. La tutela dei dati personali in rete.

I TEMI TRASVERSALI

VII. Riservatezza e privacy
1. La genesi del diritto alla riservatezza
1.1. Riservatezza e privacy: due concetti non sovrapponibili
1.2. Il lungo cammino verso la tutela della riservatezza: i precedenti
2. Le peculiarità del modello italiano nel quadro europeo
3. Il “Pacchetto protezione dati” dell’Unione europea
4. Il regolamento UE/2016/679 (RPDP) e la riforma del d.lgs. n. 196/2003 (Codice privacy)
5. L’oblio: un diritto moderno con radici antiche
6. Il bilanciamento tra privacy e diritti di informazione. La trasparenza amministrativa e le regole per i giornalisti

VIII. Gli organi di governo, di gestione e di garanzia
1. Le strutture dello Stato
1.1. Il Parlamento
1.2. Il Governo
2. La RAI
3. Il centro non statale: i guardiani della legalità e del mercato
3.1. Dal Garante per la stampa e l’editoria all’Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni (AGCOM)
3.2. Struttura e funzioni della nuova Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM)
3.3. La frammentazione delle competenze tra AGCOM e Autorità antitrust (AGCM)
4. I Co.re.com.
5. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali
6. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

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